Dopo tempo, finalmente, è arrivata la conversione del decreto rilancio attraverso la quale il superbonus 110% è legge.
Quest’ultimo rappresenta la misura più importante e più attesa del provvedimento per la sua naturale convenienza rispetto la possibilità di poter fare “lavori in casa” a costo zero, invogliando gli “investimenti green” e sfruttando i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura; ma vediamo insieme di cosa si tratta.
Secondo l’art. 119 del presente decreto i beneficiari del superbonus sono:
• condomini,
• persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari - limitatamente all'ecobonus 110%,
• istituti autonomi case popolari (IACP) per interventi realizzati su immobili, di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica,
• cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci,
• organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazione di volontariato e associazioni di promozione sociale,
• associazioni e società sportive dilettantistiche, limitamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
Le detrazioni del 110%, inoltre, nella seconda formulazione del decreto sono state estese anche alle seconde case e alle villette a schiera, escludendo però le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali:
• A/1 abitazioni di tipo signorile,
• A/8 abitazioni in ville
• e A/9 castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici.
Per quanta riguarda, invece, gli interventi di riqualificazione energetica, l'installazione di pannelli solari e delle colonnine di ricarica, rientrano nella detrazione solo se effettuati insieme a uno degli interventi trainanti già descritti nel provvedimento.
Requisiti importanti sono: il possesso del visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, il quale può essere rilasciato da commercialisti e/o CAF per attestare la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta; e l'asseverazione tecnica degli interventi da parte di un professionista abilitato al termine dei lavori o nel corso del loro avanzamento.
L’ecobonus, tuttavia, sarà operativo solo quando l’Agenzia delle Entrate emanerà il provvedimento di avvio nel quale saranno definite le modalità di cessione del credito, dello sconto in fattura e tutte le informazioni utili e dettagliate per potere usufruire della misura nel modo corretto; l’iter burocratico appare abbastanza complesso, ma riuscire a sfruttare il bonus è una giusta scelta per riprogettare, rinnovare e rendere più sicure le proprie abitazioni.